Innocenzo Fraccaroli - Achille ferito
Slealtà – Costantino Kavafis
Pur ammirando molte
cose di Omero,
noi non possiamo
essere d’accordo con il punto seguente…
neanche con Eschilo
quando Teti dice
che Apollo cantava
alle sue nozze
“aveva predetto una
fortunata progenie,
destinata a vivere a
lungo senza conoscere
nessuna malattia.
Dopo avermi assicurato per sempre
la protezione degli
dei, intonò il
peana e mi diede
coraggio. E io, immaginavo
la bocca divina di
Febo, sorgente di oracoli,
estranea alle
menzogne: Bene lo stesso che
cantava… è lui che ha
ucciso il mio bambino
PLATONE, La Repubblica, II, 383
Alle
nozze di Teti e di Peleo,
Apollo
si alzò alla sontuosa tavola
della
festa, per felicitarsi con i giovani sposi
per il
frutto che sarebbe nato dalla loro unione.
Egli
parlò. Mai la malattia l’avrebbe colpito
e lunga
sarebbe stata la sua esistenza. – A queste parole,
grande
fu la gioia di Teti, poiché le parole
di
Apollo, che era noto per le profezie,
le
parvero un garanzia per la sicurezza de suo bambino.
E più
Achille conosceva e più celebrava
la
gloria della Tessaglia per la sua bellezza,
Teti si
ricordava delle parole del dio.
Ma un
giorno arrivarono dei vecchi, per annunciare
che
Achille era morto a Troia.
Teti si
mise allora a lacerarsi le vesti di porpora
poi a
togliersi e a gettare
per
terra i suoi anelli e i suoi bracciali.
E nelle
sue lamentazioni, lei si ricordò il passato;
che
stava facendo dunque, il dotto Apollo,
dove si
trovava il poeta, che durante il banchetto
parlò
cos’ bene, dove si trovava il profeta,
mentre
veniva ucciso suo figlio nella prima giovinezza.
E i
vecchi le risposero che Apollo
in
persona era disceso a Troia,
e che
con i troiani, aveva ucciso Achille.
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