dipinto di Sylvie Vanlerberghe
Sonetto XXXVI – Pablo NerudaCuor mio, regina dell'apio e della madia:
piccola leoparda del filo e della cipolla:
mi piace veder brillare il tuo impero minuscolo,
le armi della cera, del vino, dell'olio,
dell'aglio, della terra delle tue mani aperta
della sostanza azzurra accesa nelle tue mani,
della trasmigrazione dal sonno all'insalata,
del rettile arrotolato alla canna.
Tu che con la potatrice sollevi il profumo,
tu, con la direzione del sapone nella schiuma,
tu, che sali le mie pazze scale e scale,
tu, che maneggi il sintomo della mia calligrafia
e trovi nell'arena del quaderno
le lettere smarrite che cercavano la tua bocca.
Nessun commento:
Posta un commento