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1 giugno 2018

Il tutto, il nulla - Yves Bonnefoy

Vincent Van Gogh - Primi passi
Il tutto, il nulla - Yves Bonnefoy

2.
Sì, a capire, sì, a fare mia
questa fonte, il grido della gioia, che ribollendo
sgorga tra le pietre della vita
presto, e così forte, poi s’indebolisce e si spegne.

Ma scrivere non è avere, non è essere.
Perché qui il trasalire della gioia non è
che un’ombra, fosse pure la più chiara,
in parole che ancora si ricordano

di tante e tante cose che il tempo
ha duramente lavorato con le grinfie,
– E non posso fare altro che dirti
quel che non sono, salvo in desiderio.

Un modo di prendere, che sarebbe
cessare di essere sé nell’atto di prendere,
un modo di dire, a far sì
di non essere più soli nel linguaggio.

3.
Sia per te la grande neve il tutto, il nulla,
bambino dai primi passi incerti nell’erba,
gli occhi ancora pieni dell’origine,
le mani aggrappate solo alla luce.

Siano per te quei rami che scintillano la parola
che devi ascoltare ma senza capire
il senso del loro stagliarsi contro il cielo,
o non nominerai che a prezzo di perdere.

Ti bastino i due valori, l’uno brillante,
della collina nell’incavo degli alberi,
ape della vita, quando giungerà a inaridirsi
nel tuo sogno di mondo questo stesso mondo.

E che l’acqua che scorre nel prato
ti mostri che la gioia può sopravvivere al sogno
quando la brezza venuta non si sa da dove già sperde
i fiori del mandorlo, tuttavia l’altra neve.

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