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17 giugno 2018

Manifestazione - Pedro Shimose

Manifestanti mostrano delle stampelle, simbolo della pratica illegale dell'aborto, protestano a Varsavia, il 3 aprile 2016. (Janek Skarzynski, Afp)
Manifestazione - Pedro Shimose

Con una rabbia al peperoncino,
esco col mio condor sotto il braccio,
attraverso la strada con una pietra in mano,
cammino con un poliziotto che mi controlla l'intenzione,
cerco il suono e l'occhio della notte,
attacco cartelli, corro per le piazze,
grido con lingua infuocata
e scrivo sui muri "Viva il Che"
mi schizzano gl'idranti,
                 sono il fuoco;
m'abbagliano i gas,
                 sono la terra;
mi aprono ferite ovunque,
                 sono il popolo;
m'inseguono, m'incarcerano, mi torturano.
Canto la mia libertà, smuovo il selciato,
spacco legni e cristalli, canto,
vado allo sciopero con la mia naturale paura e un sorso di
                                                   [caffè caldo;
volo per la città, strappo l'aria, mando in frantumi le vetrine,
calpesto le pagine dei giornali,
abbatto porte, vinco maschere e clave,
oltrepasso la soglia della storia,
sono!

Trad. Claudio Cinti

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