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24 giugno 2018

Sonetto LXXX - Pablo Neruda

Pierre-Auguste Renoir - La Grenouillère
Sonetto LXXX - Pablo Neruda

Da viaggi e da dolori ritornai, amor mio,
alla tua voce, alla tua mano che vola nella chitarra,
al fuoco che interrompe con baci l’autunno,
alla circolazione della notte nel cielo.

Per tutti gli uomini chiedo pane e regno,
chiedo terra per il contadino senza fortuna,
che nessuno speri tregua dal mio sangue o dal mio canto.
Ma al tuo amore non posso rinunciare senza morire.

Per questo suona il valzer della serena luna,
la barcarola nell’acqua della chitarra
finché si pieghi la mia testa sognando:

tutte le insonnie della mia vita intrecciarono
questa pergola dove la tua mano vive e vola
custodendo la notte del viandante addormentato.

Trad. Giuseppe Bellini

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