dipinto di Paul Schulenburg
da Il libro dell’inquietudine – Fernando Pessoa
45.
Per comprendere, mi sono distrutto. Comprendere è dimenticare di amare. Non conosco niente di più falso e, allo stesso tempo, di più significativo di quel motto di Leonardo da Vinci, secondo cui non si può amare o odiare una cosa se non dopo averla compresa. La solitudine mi deprime; la compagnia mi opprime. La presenza di un’altra persona svia i miei pensieri: sogno la presenza di tale persona con una distrazione speciale, che tutta la mia attenzione analitica non riesce a definire.
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Per comprendere, mi sono distrutto. Comprendere è dimenticare di amare. Non conosco niente di più falso e, allo stesso tempo, di più significativo di quel motto di Leonardo da Vinci, secondo cui non si può amare o odiare una cosa se non dopo averla compresa. La solitudine mi deprime; la compagnia mi opprime. La presenza di un’altra persona svia i miei pensieri: sogno la presenza di tale persona con una distrazione speciale, che tutta la mia attenzione analitica non riesce a definire.
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