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18 luglio 2018

Kitchen - Banana Yoshimoto

dipinto di Sally Storch
Kitchen - Banana Yoshimoto
(…)
Scrivo romanzi perché c'è sempre stata una cosa, una sola cosa che volevo dire, e voglio a tutti i costi continuare fino a quando non ne potrò più. Il mio libro è l'inizio di questo cammino ostinato.
Conquistare e crescere: credo che in queste due azioni sia scritta la storia spirituale di ognuno, con tutte le sue speranze e potenzialità. Ci sono tanti amici, tante persone che conosco che vanno sempre più avanti, lottando con la vita di ogni giorno come sanno, con impeto o con dolcezza. Questo mio primo libro è dedicato a tutti loro.
L'ho scritto mentre facevo la cameriera in un locale. Vorrei ringraziare Tokuji Kakinuma, il direttore, che è stato comprensivo con me quando rubavo tempo al lavoro per scrivere, e poi i miei colleghi di lavoro, e Yumi Masuko che ha disegnato la copertina. Grazie ai professori Hiroyoshi Sone e Masao Yamamoto della Facoltà di Studi umanistici dell'Università del Giappone (Nihon Daigaku) che hanno proposto Moonlight Shadow per
l'assegnazione del premio della Facoltà. E stata una grande gioia.
Dedico Kitchen a Hiroshi Terada della Casa Editrice Fukutake shoten, Plenilunio a Akio Nemoto, anche lui della Fukutake shoten, e Moonlight Shadow a Jiro Yoshikawa che mi ha fatto conoscere la canzone omonima di Mike Oldfield che è stata lo spunto di questo racconto. Infine, dedico a mio padre la felicità di quando ho potuto gridare Il libro è uscito!" Scusa per la stranezza della dedica, pa pà, ma ti prego di accettarla. Grazie di tutto.
E poi vorrei dire a tutte le persone sconosciute che leggeranno questo mio primo, immaturo lavoro, che se li facesse sentire anche solo un pochino più sollevati, non ci potrebbe essere per me gioia più grande. In attesa di ritrovarci la prossima volta, vi auguro con tutto il cuore ogni felicità.
Banana Yoshimoto.

Traduzione di Giorgio Amitrano

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