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18 luglio 2018

Non dimenticartelo – Louis Aragon

Carl Holsoe - The Fountain, Italy.
Non dimenticartelo – Louis Aragon

Ma la storia del secolo e l'orrenda piaga del tempo
Lebbra o colera scorbuto o carestia
I solchi sanguinanti nel passo degli eserciti
Le braccia strappate ai remi delle galere
L'uomo e la donna sbeffeggiati nella lingua e nelle viscere
Ogni grandezza corrotta e le parole con insolenza ritorte contro le labbra
Ogni musica insultata
Ogni luce pagata a prezzo della vista
Ogni carezza rotta dal pugno
Tutto ciò a rigore può paragonarsi all'espressione del mio viso
Al tremore della mia palpebra
Al muscolo che guizza sotto la pelle della mia guancia
Alle movenze del mio corpo
Al ginocchio che cede alle urla strappate
alla secrezione delle lacrime
Alla febbre che mi squassa Al sudore della mia fronte
Ma sotto il cuoio del mio viso e le corregge conciate del mio aspetto
C'è qualcosa senza la quale non sarei che pietra fra le pietre
Un chicco nel grano dei silos
Un anello della mia stessa catena
Qualcosa come il sangue che scorre e il fuoco che divora
Qualcosa come l'idea per la mente
La parola per il labbro
Il canto per il petto
Come il soffio divino dalla vita divinato
C'è quella che è la mia vita
Ci sei tu mia tragedia
Mio grande teatro interiore
E quando si chiude il portone di casa su noi precario
Allora obliquamente nella possente stretta dorata del silenzio
Ecco che s'alza il gran fremito rosso del sipario

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