Pagine

2 luglio 2018

Ora morta – Fernando Pessoa

dipinto di Paul Schulenburg 
Ora morta – Fernando Pessoa

Lenta e lenta l’ora
Al fondo di me stesso suona
(Anima che s’ignora)
Lenta, lenta, e lenta
Lenta e sonnolenta
La luna passa…

Tutto così inutile!
E come malato
Così divinamente futile – così futile
Sogno che si sente
Assente da se stessi…

Naufragio dell’imbrunire
Ora della piètà…
Tutto è azzardo, bruma,
Ora persa, vuota,
Cenere dopo la vita…
(Quale tramonto mi vince?)

Perché in anticipo
Eccola, rumore lento,
sento l’inconsapevolezza?
Perché dunque mi raggela
Il mio pensiero
Di sognare ad amare?

Ben morta è quest’ora!
Quale anima per me piange
Così perdutamente, di un altro?
Mare agita la sabbia,
Perché? Ma perché?
Per farsi vedere
Ad agitare la sabbia,
Bianca? Perché ciò? Non è il
finale del solo fatto –
Di un solo senso che brucia
Nell’ora – già,
Per morire, schiuma?

Nessun commento:

Posta un commento