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20 luglio 2018

Poetessa moderna - Jana Putrle Srdić

dipinto di Kenton Nelson
Poetessa moderna - Jana Putrle Srdić

Lavoro e poi vado in ufficio.
Ogni tanto bevo campari
con succo d’arancia
e mi limo le unghie.
Nel tempo libero mi toccano sul vivo
cose incredibili e subito piango
alla vista di un pullman che parte.
Di James Tate che cammina a stento.
Di tutti quei vecchi ruderi di
poeti, ai quali le mogli
frugano nelle tasche e dopo
porgono loro gli occhiali.
In questo senso faccio la fila.
Le arance marciscono sotto gli alberi
e frammenti di unghie nella spazzatura.
Più lavoro, meno la situazione cambia:
tutto arriva, riposto in sacchetti,
e quando qualcuno muore, le sue ceneri
vengono messe al sicuro in una scatola chiusa.
Niente di strano che tutto ciò che sta in piedi
ci tocca incredibilmente. E ci opprime.

Traduzione di Jolka Milič

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