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2 luglio 2018

Sia ch’io vaghi nelle strade chiassose - Aleksandr Puskin

Vincent Van Gogh - Pollard Willows
Sia ch’io vaghi nelle strade chiassose - Aleksandr Puskin

Sia ch’io vaghi nelle strade chiassose,
Sia che entri in un tempio affollato,
Sia che sieda tra giovani folli,
Ai miei sogni sarò sempre legato.

Io dico: gli anni voleranno in fretta,
E quanti di noi sono già scomparsi,
Noi tutti andremo sotto l’eterna volta –
E alcuni l’ora vedono appressarsi.

Se io guardo la quercia solitaria,
Penso: dei boschi il patriarca fronzuto
Sopravviverà al mio secolo obliato,
Come ai padri è già sopravvissuto.

Se un bambino accarezzo con affetto,
Penso già: addio! Ora tu vivrai,
Il mio tempo è ormai putrefatto,
Al mio posto ora tu fiorirai.

Ogni giorno, ogni ora, ogni momento
Sono solito col pensiero seguire,
Il tempo della futura morte
Tra essi cercando di predire.

E dove la morte la mia sorte ha scritto?
In battaglia, in cammino, tra i marosi?
Oppure da questa vicina vallata
Saranno accolti i miei resti corrosi?

E benché ai corpi non importa
Dove cenere saran diventati,
Io vorrei tuttavia riposare
Più vicino ai luoghi tanto amati.

E che all’ingresso del mio sepolcro
Giochi pure una giovane vita,
E impassibile la natura risplenda
Di bellezza eternamente fiorita.

Trad. Paolo Statuti

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