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31 luglio 2018

da "Le nozze di Cadmo e Armonia" - Roberto Galasso

 da "Le nozze di Cadmo e Armonia" - Roberto Galasso

Sulla spiaggia di Sidone un toro tentava di imitare un gorgheggio amoroso. Era Zeus. Fu scosso da un brivido, come quando i tafani lo pungevano. Ma questa volta un brivido dolce. Eros gli stava mettendo sulla groppa la fanciulla Europa. Poi la bestia bianca si gettò in acqua, e il suo corpo imponente ne emergeva abbastanza perché la fanciulla non si bagnasse. Lo videro in molti. Tritone, con la sua conchiglia sonora, rispose al mugghio nuziale. Europa, tremante, si teneva aggrappata a uno dei lunghi corni del toro. Li vide anche Borea, mentre fendevano le acque. Malizioso e geloso, fischiò alla vista di quei seni acerbi che il suo soffio scopriva. Atena arrossì spiando dall'alto il padre cavalcato da una donna. Anche un marinaio acheo li vide, e allibì. Era forse Teti, curiosa di vedere il cielo? O una Nereide soltanto, e per una volta vestita? O Poseidone ingannatore aveva rapito un'altra ragazza?
Europa intanto non vedeva la fine di quella pazza navigazione. Ma immaginava la sua sorte, quando avessero ritrovato la terra. E gridò un messaggio ai venti e alle acque:" Dite a mio padre che Europa ha lasciato la sua terra in groppa a un toro, mio rapitore, mio marinaio, mio - suppongo - futuro compagno di letto. Date, vi prego, a mia madre questa collana". Stava per invocare anche Borea, perchè la sollevasse con le sue ali, come aveva fatto con la sua sposa, l'ateniese Oritia. Ma si morse la lingua: perchè passare da un rapitore a un altro?

Ma come era cominciato tutto? Un gruppo di ragazze giocava lungo un fiume, raccogliendo fiori. Numerose altre volte una scena del genere sarebbe apparsa irresistibile agli dèi. Persefone venne rapita "mentre giocava con fanciulle dal seno profondo" e raccoglieva rose, crochi, viole, iris, giacinti, narcisi. Sopratutto il narciso, "prodigioso fiore raggiante, venerabile alla vista, quella volta, per tutti, per gli dèi immortali e per gli uomini mortali". E Talia venne artigliata da Zeus in forma di aquila mentre giocava a palla tra i fiori su un monte. E Creusa senti i suoi polsi serrati dalle mani di Apollo mentre raccoglieva i fiori di zafferano sulle pendici dell'acropoli di Atene. Anche Europa e le sue amiche stavano cogliendo narcisi, giacinti, violette, rose, timo. A un tratto si videro accerchiate da un branco di tori. Fra questi uno di un bianco abbagliante ( ... )

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