23 agosto 2018

Le Grazie, Inno primo, vv 9,27 – Ugo Foscolo

The Three Graces. Copie artwork of the Imperial period after a Greek original of the 2nd century BC.
Le Grazie, Inno primo, vv 9,27 – Ugo Foscolo

Nella convalle fra gli aerei poggi
di Bellosguardo, ov'io cinta d'un fonte
limpido fra le quete ombre di mille
giovinetti cipressi alle tre Dive
l'ara innalzo, e un fatidico laureto
in cui men verde serpeggia la vite
la protegge di tempio, al vago rito
vieni, o Canova, e agl'inni. Al cor men fece
dono la bella Dea che in riva d'Arno
sacrasti alle tranquille arti custode;
ed ella d'immortal lume e d'ambrosia
la santa immago sua tutta precinse.
Forse (o ch'io spero!) artefice di Numi,
nuovo meco darai spirto alle Grazie
ch'or di tua man sorgon dal marmo. Anch'io
pingo e spiro a' fantasmi anima eterna:
sdegno il verso che suona e che non crea;
perché Febo mi disse: Io Fidia, primo,
ed Apelle guidai con la mia lira.

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