Berceuse - Maria Pawlikowska-Jasnorzewska
I tuoi occhi quieti sono ancora,
i tuoi occhi quieti sono ancora,
quando tra le braccia mi stringi –
scorrono piogge di pacate stelle,
scorrono piogge di pacate stelle
e neve su neve chissà dove perisce…
Nel silenzio sono sbiancati i nostri volti,
nel silenzio si sono spenti i nostri volti
e le anime impallidiscono nell’amore…
in una nebbia azzurra,
in una nebbia semiassonnata
c’è il cuore rosa del bagliore…
Riposo nel tuo talamo,
mi assopisco nel tuo talamo,
come sul fondo d’un letto d’argento,
situato chissà dove ad un bivio,
trattenuto chissà dove ad un bivio
in attesa del godimento.
I tuoi occhi quieti sono ancora,
i tuoi occhi quieti sono ancora,
quando tra le braccia mi stringi –
scorrono piogge di pacate stelle,
scorrono piogge di pacate stelle
e neve su neve chissà dove perisce…
Nel silenzio sono sbiancati i nostri volti,
nel silenzio si sono spenti i nostri volti
e le anime impallidiscono nell’amore…
in una nebbia azzurra,
in una nebbia semiassonnata
c’è il cuore rosa del bagliore…
Riposo nel tuo talamo,
mi assopisco nel tuo talamo,
come sul fondo d’un letto d’argento,
situato chissà dove ad un bivio,
trattenuto chissà dove ad un bivio
in attesa del godimento.
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