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16 novembre 2018

Canzone del desiderio di giubilo – Juana De Ibarbourou

Giacomo Balla, Ritratto di Benedetta Marinetti, 1951. Olio su tela, 85 x 63 cm
Canzone del desiderio di giubilo – Juana De Ibarbourou

Andremo per mari mai navigati
A pescare i rossi pesciolini dell'allegria.

Quando mi sentirai ridere, amore taciturno,
Crederai di ascoltare la musica dei miei braccialetti sottili.
O penserai che il vento, a cavalcioni sulla prua,
Si è messo a canticchiare una gioiosa canzone di marinai.

E nelle tue pupille erranti non si rifletterà ancora
La schiuma sconosciuta dei miei denti
Fra il corallo appena lavato delle labbra fresche.

Siccome non sai che so ridere, amore singhiozzante,
Rimarrai con gli occhi fissi sull'acqua.
A evocare uccelli di isole remote
O brevi canzoni chiare.

E lo stupore ti metterà in bocca
Il ronzio di tutte le parole mai dette
Quando capirai che ho gettato al porto del giubilo
La nostra notturna ebbrezza d'esser tristi.

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