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29 novembre 2018

da Achille in Sciro – Pietro Metastasio

Achille e Deidamia - Joseph Pollet, Palazzo del Lussemburgo
da Achille in Sciro – Pietro Metastasio

Deidamia
Che d'infami pirati
Tutto è infestato il mar? Così rapite
Fur le figlie infelici
Al re d'Argo e di Tiro. Ignori forse
La recente di Sparta
Perdita ingiuriosa? e che ne freme
In van la Grecia, e che domanda in vano
L'infida sposa al predator troiano?
Chi sa che ancora in quelle
Insidiose navi... Oh dèi! vien meco.

Achille
Di che temi, mia vita? Achille è teco.

Deidamia
Taci.

Achille
E se teco è Achille...

Deidamia
Ah! taci: alcuno
Potrebbe udirti: e, se scoperto sei,
Son perduta, ti perdo. E che direbbe
Il genitor deluso? Una donzella
Sai che ti crede, e si compiace e ride
Del nostro amor; ma che sarà se mai
(Solo in pensarlo io moro),
Se mai scopre che in Pirra Achille adoro?

Achille
Perdona, è vero.

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