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29 novembre 2018

da “I segreti della tavola di Montalbano” – Stefania Campo


da “I segreti della tavola di Montalbano” – Stefania Campo

La trattoria di Enzo aiuta Camilleri a conferire continuità alle sue storie: il commissario cambia trattoria, ma non le abitudini e i gusti, tant’è che alla fine del brano il confronto fra i due locali e la loro innegabile somiglianza procurano in Salvo un rassicurante senso di pace. Anche il rapporto di Salvo con Calogero viene sostituito da quello con Enzo; i due entrano subito in una confidenza amichevole, tant’è che Montalbano impartisce con disinibizione ordini ed Enzo non si mostra per nulla offeso, solo stupito.
“‘Addruma subito la televisione!’ ordinò a Enzo appena trasuto nella trattoria.
Quello lo taliò ammaravigliato.
‘Ma comu! Ogni volta che trase e la trova addrumata la voli astutata e ora ca la trova astutata la voli addrumata?’.
‘Puoi levarci l’audio’ concesse Montalbano”. (Il giro di boa)
Da questo momento in poi Montalbano inizierà a frequentare assiduamente la trattoria di Enzo. “‘Bentornato dottore! Capita proprio il giorno giusto!’ fece Enzo.
Eccezionalmente, Enzo aviva priparato il cuscusu con otto tipi di pisci, ma solo per i clienti che gli facevano sangue. Tra questi c’era naturalmente il commissario che appena si vitti il piatto davanti, e ne sintì il sciauro, ebbe una botta di commozione irrefrenabile”.
(La pazienza del ragno)

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