dipinto di Andrey Remnev
Versi su Mosca 2 – Marina CvetaevaDalle mie mani – una città non fatta da mani
Prendi, mio strano, bellissimo fratello.
Per la chiesetta, prendila – tutte e quaranta
quarantine,
Piccioni inclusi, che ci volan su.
Anche la porta santa, prendi – con i fiori –
Dove il fedele si toglie il cappello.
La cappella stellata – refugium peccatorum –
Che dai baci ha il piancito consumato.
L’anello incomparabile di cinque cattedrali
Prendi, mio vecchio, ispirato amico.
Nel giardino dell’Inattesa Gioia
Io l’ospite straniero porterò.
Splenderanno le cupole scarlatte,
Rintoccheranno insonni le campane,
E la Madre di Dio l’intercessione
Farà cader su te da rosee nubi.
Stupito, t’alzerai pieno di forze...
Non te ne pentirai d’avermi amato.
31 marzo 1916
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