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7 dicembre 2018

Lirica - Antoni Słonimski

GIacomo Balla Espansione dinamica + velocità 1913
Lirica - Antoni Słonimski

Lo so, andrò a piedi dalla stazione,
Anche se di sera era buio.
Difficile perdersi, seguirò i binari del treno
Lasciando le due acacie a sinistra.
L’odore del tabacco in fiore,
Il concime equino che profuma di miele
E lontano il fischio della vaporiera
Lungo, mesto, che si spegne pian piano.
Così come altre volte ho già sognato,
Riconoscerò la tua voce che chiederà: “Chi è?”
E mi prenderanno alla gola
Del ritorno la paura e la felicità.
“Chi è là?” – chiederai. Dirò: “Io – Antonio,
Sono qua.” Ancora un passo, mezzo passo.
E la mano tremante sentirò sulla  tempia
E il battito del cuore nell’oscurità.
“Non pensavo di spaventarti così!
Non accendere la luce, restiamo al buio.
Perché guardarci negli occhi non più nostri,
Se i cuori battono come nella giovinezza?”
“Perché sei tornato? Qui va male.” “Lo sapevo,
Ma per me conforto non c’era più,
Ho lasciato qui tutto ciò che avevo,
I nostri comuni sogni di gioventù.

1945

Trad. Paolo Statuti

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