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3 gennaio 2019

da “Gabriella garofano e cannella – Jorge Amado

Fernando Botero - Il bagno, 2001
da “Gabriella garofano e cannella – Jorge Amado

Alcuni ascoltatori - l’arabo Nacib, il colonnello Ribeirinho, lo stesso colonnello Manuel das Onças con i suoi capelli bianchi - soppesarono la domanda e la trovarono senza risposta. Tutti loro avevano conosciuto donna Sinhazinha, l’avevano vista attraversare la piazza, con le carni trattenute dal vestito attillato, mentre si recava in chiesa con aria assorta e pia...
Chico Moleza, dimenticando il lavoro, sospirò immaginando la visione di una Sinhazinha nuda che gli si lanciava fra le braccia. E con ciò fu spintonato da Nacib.
- Torna al tuo servizio, ragazzo.
Che modi sono?
Il dottor Mauricio si sentiva già nel pieno del processo:
- Vade retro!
Il dentista non era quell’innocente che il capitano (stava quasi per dire “illustre collega”) aveva descritto. E per dimostrarlo attingeva dalla Bibbia, il libro dei libri, l’esempio di Giuseppe...
- Che Giuseppe?
- Quello che venne tentato dalla moglie del faraone...
- Ma quello era nato senza palle... - rise Nhô Galo.
Il dottor Mauricio fulminò con lo sguardo il funzionario dell‘ufficio delle imposte:
- Un simile spirito da caserma non si addice alla serietà dell’argomento. Non era per nulla innocente quell’Osmundo. Buon dentista, non lo metto in dubbio, ma soprattutto un pericolo per la stabilità morale della famiglia ilhèense...

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