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2 febbraio 2019

Un attimo a Troia – Wislawa Szymborska

Jeanne Lorioz - Les mariannes
Un attimo a Troia – Wislawa Szymborska

Ragazzine
magre e senza speranza
che le lentiggini spariscano,
non notate da nessuno,
in cammino sulle palpebre del mondo,
somiglianti al papà o alla mamma,
e da questo sinceramente spaventate,
nel bel mezzo d’un pasto,
nel bel mezzo d’una lettura,
mentre si guardano allo specchio,
succede che siano rapite e portate a Troia.
Nei grandi guardaroba dell’attimo
si trasformano in belle Elene.
Salgono le scale reali
nel fruscio dell’ammirazione e dello strascico.
Si sentono leggere. Sanno
che la bellezza è riposo,
che il parlare prende il senso delle labbra,
e i gesti si scolpiscono da soli

in ispirata noncuranza.
I loro visetti,
che valgono il rinvio degli ambasciatori,
si levano orgogliosi sul collo
degno di assedio.
I divi bruni del cinema,
i fratelli delle amiche,
l’insegnante di disegno,
ahi, periranno tutti.
Ragazzine
osservano la catastrofe
da una torre di sorrisi.
Ragazzine
si torcono le mani
nel rito inebriante dell’ipocrisia.
Ragazzine
sullo sfondo della distruzione
con la città in fiamme per diadema
e gli orecchini del lamento universale.
Pallide e senza una lacrima.
Sazie della vista. Trionfanti.
Rattristate solo dal fatto
che bisogna tornare.
Ragazzine
che ritornano.

da Wislawa Szymborska. La gioia di scrivere, tutte le poesie (1945 – 2009)
a cura di Pietro Marchesani - Adelphi Editore

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