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7 marzo 2019

Gelido, chiaro, azzurro il cielo del mattino - Emily Bronte

Alessandro di Mariano Filipepi Botticelli - La nascita di Venera 1483/84, tempera su pannello 278,5 x 172,5 cm, Galleria degli Uffizi, Firenze (dettaglio)
Gelido, chiaro, azzurro il cielo del mattino - Emily Bronte

Gelido, chiaro, azzurro il cielo del mattino
In alto il suo arco distende;
gelide, chiare, azzurre le acque del Werna
specchiano il cielo invernale – discende
la luna ma una stella silenziosa –
Venere – del suo argento già risplende.

Il giorno sarà chiaro o tenebroso?
serena è stata l’alba ma può darsi
che il tuono scuota il cielo
prima che cali il sole.

Segui il viaggio di Apollo, mia Signora;
della tua primogenita il cammino
vedrai – se i raggi fra i vapori estivi
scaldano quieti il suolo come un sogno,
i suoi giorni felici scorreranno
nella tenere quiete.

Ma se si oscura e un’ombra sola spegne
I suoi raggi nel grigio della pioggia,
fiori e gemme si schiuderanno invano;
come una storia triste sfumeranno
i suoi giorni fra lacrime e tormenti.

Ma se libero e fresco sarà il vento,
nitido e chiaro il cielo
e boschi, campi, e fiori ebbri di sole,
andranno i giorni suoi per il deserto
del mondo nella luce della Gloria.

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