dipinto di Steve Hanks
La canzone del mendicante d'amore - Filippo Tommaso Marinetti Certo--pensai--nei favolosi giardini
ove s'esilia l'anima mia
chimerici peschi foggiarono
la tua carne flessuosa, con la neve
odorante dei loro fiori
che le sonore dita del vento plasmavano!...
Io venni a te, tremante e religioso,
come in un tempio... avanzandomi incerto
come in un'umida grotta!...
A te venni, inciampando a ogni mio timido passo,
trattenendo il respiro
per non destare il Dolor nel passare!...
Si schiuse il tuo sorriso
nella serena acqua del tuo viso,
come al cadere placido d'un fiore...
S'aprì a ventaglio il tuo sorriso
fluttuando nel cielo, e fece impallidire
il viso impetuoso degli Astri, nel silenzio!...
Io ti parlavo volubilmente di strane cose,
bagnata l'anima di una sgorgante angoscia,
e mi pareva di sentirmi avvolto
dalla corrente d'un fiume voluttuoso.
Avidamente, spiavi tu sul mio labbro
l'Anima mia, come un miele dorato!...
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