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24 luglio 2019

Nessuna Itaca - Enzo Montano

Paul Gauguin - L vague, 1888 olio su tela cm 60x73
Nessuna Itaca - Enzo Montano

Occhi rassegnati, spalancati.
Occhi dilatati di paura.
Occhi da cui sono caduti tutti i sogni.
Occhi senza più lacrime.

Sopravvivenza è fuga dalla fame
dallo stupro dalla guerra dalla morte.
Sopravvivenza è una possibilità mentale
sola alternativa all’evaporazione del cervello
a una fossa comune dopo indicibili violenze.

E’ interminabile il cammino,
sterminato il giallo arso del deserto
sotto un cielo bello fino all’arroganza.
Terribile la detenzione al limite del mare
ostaggi di aguzzini (agenti di viaggio).

La sopravvivenza è lì, dopo questo mare.
Ma non è un mare amico. La barca
è un girone di Dante (una crociera).
L’azzurro è un cimitero sterminato
noi preda di voraci pesci in attesa.

Mani pietose raccolgono delle vite,
è insopportabile il tributo offerto
ai pesci del Mediterraneo.
Volti persi dagli occhi spalancati
debordano di morte su foto patinate.
E restano lì, incapaci di scalfire
l’indifferenza incorruttibile.

Ancora cattiveria dopo il mare
fame sofferenza e muri
oblio e cancellazione della storia.
Profughi per sempre senza più patria
né rispetto (la nostra pacchia).

Infinita traversata su un pianeta
che non ci riconosce tra gli umani.
Non abbiamo itinerario né un arrivo
per noi non c'è nessuna Itaca in vista.

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