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25 agosto 2019

Il mattino, spazio per Leda – Dylan Thomas

Leda - Antonio Allegri (Correggio), 1530-1531, olio su tela, cm 152 x 19, Gemäldegalerie (Berlino), Berlino
Il mattino, spazio per Leda – Dylan Thomas

Il mattino, spazio per Leda
Per agitare l’acqua con piede festoso,
E intermezzo di violini
Per sorprenderla mentre segue la corrente -
Le parole sugli alberi non sono sue;
Un uccello che pesca ha note d’avorio
Vive, dentro la gola che s’allunga -
Vede la luna ancora su,
Il capo eretto, lucente,
E, come perno,
Le ombre che salgono dal mare di vetro
A bagnare di lacrime il cielo
E a imbrattare di brama il sole ancora non sorto.
Nella sua scia il cigno intreccia corde d’acqua;
Fra luna e sole c’è tempo
Per pizzicare un accordo sull’arpa,
E inumidire la bocca del sonno,
Per svegliare coi baci
La mia mano col miele che s’era chiusa sopra un fiore.
Fra il sorgere e il cadere,
La primavera può verdeggiare -
Sotto il suo panno d’alberi non c’è dolore,
Sotto il suo abito erboso non c’è corpo -
E l’inverno può seguire come un’eco
La voce dell’estate così calda dei frutti
Che crescevano a grappoli intorno alle sue spalle
E nascondevano il seno scoperto.
Il mattino è anche tempo d’amore,
Quando Leda, sulle punte di piuma,
Balla qualche battuta con il cigno
Che l’avvinghia con le forti ali bianche;
E il buio, tenendosi per mano con la luce,
È accecato da lacrime troppo tenui per avere sapore.

da Dylan Thomas Poesie inedite, a cura di Ariodante Marianni – Giulio Einaudi Edizioni

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