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6 agosto 2019

L’inventario è pronto - Attila József

Lisandro Rota - Il ritorno dell'esattore, 60x80, 2016
L’inventario è pronto - Attila József

Confido in me fin dall’inizio –
Per chi non ha niente, non è che
costi molto;
ad ogni modo non più che all’animale,
che se ne va
per sempre. Pur avendo paura
ho retto al mio posto – son nato
mi sono messo insieme e mi sono
distinto.
Ho anche pagato, secondo il dovuto
e a chi mi ha datisgrato, l’ho ripagato
con l’amore.
Se donna si è intrattenuta con me per
darmi ad intendere
davvero io l’ho creduta – e si contenti!
Ho lucidato navi, ho impanato
la gramigna,
tra signori intelligenti ho fatto il finto
tonto.
Ho smerciato semi di girasole, pane, libri
giornali, versi – quel che al momento
era più facile.
Non in lotte trionfali, né col cappio
al collo,
avrò fine in un letto, come spero a volte.
Come che sia, ormai l’inventario è pronto.
Ho vissuto – e di ciò sono morti altri.

Traduzione di Edith Bruck
Poesia n. 200 Dicembre 2005
Crocetti Editore 2005

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