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17 settembre 2019

Canto delle abitazioni - Jan Spiewak

illustrazione di Tatiana Boyko
Canto delle abitazioni - Jan Spiewak

La mia prima abitazione aveva sette finestre.
La mia seconda abitazione aveva due vetri umidi.

Un grammofono – un piccolo calamaio.
Un noce che cantava – un grembiule di scuola.
Un cuore agitato – la luna sulla radura.
Ho lasciato tutto. Sono andato via per sempre.

La mia terza abitazione guardava sulla malva.
La mia quarta abitazione: fuoco e speranza.

Stradine qua e là – parole ribelli.

Pomeriggi malinconici – sfera e speranza.
Buonanotte, Mammina – dormi, caro Padre.
Ho lasciato tutto. Sono andato via per sempre.

La mia quinta abitazione: amore e ansia.
La mia quinta abitazione: nuvole e sorrisi.

Un grammofono – testine lucenti.
Sonni interrotti da un grido – cavallini indocili.
Cielo vicino agli occhi – caldo moderato delle stelle.
Questo non lo lascerò. Resterò per sempre.

Traduzione di Paolo Statuti

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