dipinto di Eric Bowman
Canzone per la luna – Federico Garcia LorcaBianca tartaruga,
luna addormentata,
come cammini
lentamente.
Chiudendo una palpebra
d'ombra, guardi
come un'archeologica
pupilla.
Forse sei...
(Satana è guercio)
una reliquia.
Viva lezione
per anarchici.
Geova usa
seminare il suo podere
con occhi morti
e le teste
delle milizie
nemiche.
Severo regge
la face divina
col suo turbante
di nebbia fredda,
mettendo dolci
astri senza vita
al biondo corvo
del giorno.
Per questo, luna,
luna addormentata,
protesti
priva di brezza,
per il grande abuso
la tirannia
di questo Geova
che vi incammina
su un sentiero
sempre lo stesso!,
mentre lui gode
in compagnia
di Donna Morte
che è la sua amata...
Bianca tartaruga,
luna addormentata,
casta Veronica
del sole che pulisci
al tramonto
il suo volto rosso.
Abbi speranza,
morta pupilla,
che il gran Lenin
della tua campagna
sarà l'Orsa
Maggiore, la selvaggia
fiera del cielo
che andrà calma
a dare l'abbraccio
di saluto
al vecchio enorme
dei sei giorni.
E allora luna
bianca,
verrà il puro regno
della cenere.
(Avrete capito
che sono nichilista.)
Agosto 1920
trad. Renato Bruno
Federico Garcia Lorca – Tutte le poesie, Radici BUR Rizzoli
A cura di Nobert Von Prellwitz
Traduzioni di Lorenzo Blini, Renato Bruno, Nobert Von Prellwitz
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