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24 settembre 2019

da Il libro dell’inquietudine – Fernando Pessoa

Gustav Klimt - Mada Primavesi, 1912
da Il libro dell’inquietudine – Fernando Pessoa

108. Oggigiorno ogni uomo, la cui statura morale e il cui valore intellettuale non siano di un pigmeo o di una persona rozza, ama, quando ama, di un amore romantico. L’amore romantico è l’ultimo prodotto di secoli e secoli di influenza cristiana; e, sia in relazione alla sua sostanza, che alla sequenza del suo sviluppo, lo si può far conoscere a chi non lo comprenda, paragonandolo ad una veste, o vestito, che l’anima o l’immaginazione confezionino per vestire le creature, che casualmente appaiano, e che lo spirito trovi adatto a loro. Ma ogni vestito, poiché non è eterno, dura quel che dura: e in poco tempo, sotto la veste dell’ideale che ci siamo creati e che si lacera, emerge il corpo reale della persona umana a cui l’abbiamo fatto indossare. L’amore romantico, quindi, è un percorso verso la disillusione. Non lo è, solo quando la disillusione, accettandolo sin dall’inizio, decide di cambiare ideale costantemente, di tessere costantemente, nei laboratori dell’anima, nuovi vestiti con cui costantemente rinnovare l’aspetto della creatura vestita da essi.

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