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12 settembre 2019

da Un amore – Dino Buzzati

dipinto di Fabian Perez
da Un amore – Dino Buzzati
Ma Antonio dopo il commiato non si sente affatto un altro non si mette a ridere anzi sta peggio prima almeno c’era la speranza e le stesse lotte quotidiane le attese i palpiti le telefonate riempivano l’esistenza era una lotta insomma una manifestazione di energia e di vita adesso non c’è più niente da fare non resta che ruminare nella testa sempre le stesse maledette cose senza scampo perché neppure per un attimo il pensiero si distacca da lei, da com’era come parlava come camminava come rideva ogni minuta particolarità della straordinaria ragazzina che lo ha fatto dannare. Nella infelicità così nera l’uomo Antonio si divincola cercando di aggrapparsi a tutti i concepibili sostegni e per esempio gli viene in mente di cercare la Piera una amica della Laide che era andata a trovarla in clinica un giorno che c’era là anche lui e allora gli era parsa una ragazza bella e spiritosa. La Laide gli aveva poi detto che la Piera aveva avuto per anni un amico vecchio ma ricchissimo e che lei l’aveva stupidamente perduto facendosi sorprendere in letto con un altro.
Chissà che questa Piera non gli possa essere d’aiuto, se lei ci stesse per esempio, se lui ci provasse gusto, se magari si rivelasse molto più divertente e chic della Laide, se gli servisse a dimenticare un poco, a procurargli una tregua. Mesi prima anzi la Piera gli aveva telefonato offrendo una pelliccia in vendita e gli aveva dato il numero di telefono.

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