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23 settembre 2019

Il ritorno - Eugenio Montale

opera di Kenton Nelson
Il ritorno - Eugenio Montale

Ecco bruma e libeccio sulle dune
sabbiose che lingueggiano
e là celato dall’incerto lembo
o alzato dal va-e-vieni delle spume
il barcaiolo Duilio che traversa
in lotta sui suoi remi; ecco il pimento
dei pini che più terso
si dilata tra pioppi e saliceti,
e pompe a vento battere le pale
e il viottolo che segue l’onde dentro
la fiumana terrosa
funghire velenoso d’ovuli; ecco
ancora quelle scale
a chiocciola, slabbrate, che s’avvitano
fin oltre la veranda
in un gelo policromo d’ogive,
eccole che t’ascoltano, le nostre vecchie scale,
e vibrano al ronzìo
allora che dal cofano tu ridésti leggera
voce di sarabanda
o quando Erinni fredde ventano angui
d’inferno e sulle rive una bufera
di strida s’allontana; ed ecco il sole
che chiude la sua corsa, che s’offusca
ai margini del canto – ecco il tuo morso
oscuro di tarantola: son pronto.

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