illustrazione di Tatiana Boyko
Da troppo tempo, scheletro – Dylan ThomasDa troppo tempo, scheletro, la morte è risorta
Dalla terra e dal seme nel vialetto,
Gesso rinfrescato dalle foglie nella calda stagione;
Da troppo tempo, scheletro, la morte è tutta viva
Dalla collottola all’alluce, pezzo da sanatorio
Furbo come un aspide, liberato dalle pulci.
Ora contento, smettendo di posare
Da stuprato e mietuto, prendi l’emblema finale.
Il tuo posto è occupato, le ossa messe all’asta,
Il prisma dell’occhio succhiato e svuotato,
Uomo nuovo migliore dal sangue denso,
Invece che ossario come simbolo
Dell’istante e dell’ora morta.
da Dylan Thomas Poesie inedite, a cura di Ariodante Marianni – Giulio Einaudi Edizioni
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