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29 ottobre 2019

Dramma greco in un giardino – Dylan Thomas

Kenne Gregoire - comediennes-35x25
Dramma greco in un giardino – Dylan Thomas

Una donna tra gli alberi lamenta i suoi morti,
Attrista i vivi sotto il verde tetto;
Il sole vivo geme per i cieli morenti,
E gemendo tramonta. Pietà per Elettra che ama

Tutto il continente di fierezza d’Oreste
Polvere nel piccolo paese dell’urna,
Agamennone e il sangue regale
Che grida lungo le sue vene. Né sole né luna

Farà lume alle tenebre corvine del suo volto,
Né vento egeo darà sollievo al suo cuore schiantato;
Non c’è grotta marina più fonda dei suoi occhi;
Il giorno incede negli alberi, lei nella notte cavernosa.

In mezzo agli alberi la lingua dei morti
Suona ricca di vita da una maschera dipinta;
La regina è trucidata; le mani d’Oreste grondano sangue;
E donne parlano d’orrore al crepuscolo.

Poche lacrime restano: Elettra pianse le lacrime
D’un intero paese e disse l’angoscia d’un mondo
Per la carne che muore e il sangue che è versato
E l’amore che vien meno come un fiore.

Pietà per i vivi, che sono soli e smarriti;
Nell’Ade i morti hanno schiere d’amici;
La morta regina passeggia con il re di Micene
Per i boschetti dell’Ade e le Eterne Contrade.

Pietà per Elettra senza amore, il cui dolore
Annega ed è annegato, per lei che offre alle stelle
Le sue sillabe, e agli dei il proprio amore;
Pietà per chi non ne ha ed è estraneo alle lacrime.

Tra gli alberi del giardino un piccione fa il suo verso,
E nulla sa del dolore che i tristi attori declamano
D’oracoli di male e di funerei danni.
Un piccione fa il verso e donne parlano di morte.

da Dylan Thomas Poesie inedite, a cura di Ariodante Marianni – Giulio Einaudi Edizioni

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