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4 novembre 2019

Quando il grano sarà stato mietuto – Bejan Matur

dipinto di Maria Ersilia Valentini
Quando il grano sarà stato mietuto – Bejan Matur

Del tuo lasciare la casa di notte
dell’accarezzare i suoi pilastri
del tuo parlare,
quella notte ti giravo intorno.
La mano che carezzava il grano, ricordi.
Ti gira attorno
un nome pronunciato da una bocca.
I nomi si trascinano ricordi.
L’infanzia non è solo dormirsi accanto,
non è così.
Il tuo peso mi appartiene
come questo improvviso temporale
su Istanbul, pioggia che cade su quel momento
ed è lì che stai dormendo.
In un sonno uguale al mondo a cui sei legato.
Tu mi copristi e andasti
a diventar preda di lupi nella neve
E la notte.

Una profonda luce blu
pioggia sullo stretto.
Un poeta parla di mani,
sapevano di poesia le tue mani,
la tua mano che aveva capito
un pilastro
una casa buia.
Girando con te il cosmo
sussurra di essere.
Quando il grano sarà stato mietuto
cosa apparirà da ora in avanti
non è la solitudine
ma il pane quotidiano che otteniamo in sorte.

Traduzione dall’inglese di Ruth Christie and Selçuk Berilgen

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