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2 maggio 2020

Guardo i miei occhi - Sibilla Aleramo

Gustav Klimt - Ritratto di Amalie Zuckerkandl, 1918
Guardo i miei occhi - Sibilla Aleramo

Guardo i miei occhi cavi d’ombra
e i solchi sottili sulle mie tempie,
guardo, e sei tu, mio povero stanco volto,
così a lungo battuto dal tempo?
Mi grava l’ombra d’un occulto sogno.
Ah, che un ultimo fiore in me s’esprima!
Come un’opaca pietra
non voglio morire fasciata di tenebra,
ma d’un tratto, dalla radice fonda,
alzare un canto alla ultima mia sera.

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