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21 maggio 2020

Notturni della finestra – Federico Garcia Lorca

dipinto di Sally Storch
Notturni della finestra – Federico Garcia Lorca

In memoria di José Ciria y Escalante,
poeta

1
Alta va la luna.
Sotto corre il vento.

(I miei lunghi sguardi
esplorano il cielo.)

Luna sopra l'acqua.
Luna sotto il vento.

(I miei brevi sguardi
esplorano il suolo.)

Le voci di due ragazze
risuonavano vicine.
Dalla luna dell'acqua
andai alla luna del cielo.

2
Un braccio della notte
entra dalla mia finestra.

Un grande braccio bruno
con braccialetti d'acqua.

Sopra un cristallo azzurro
giocava al fiume l'anima mia.

I minuti feriti
dall'orologio... passavano.

3
Affaccio il capo
alla finestra, e vedo
come vorrebbe mozzarlo
la lama del vento.

In quella ghigliottina
invisibile ho messo
la testa senza sguardi
dei miei desideri.

E un odor di limone
riempie il minuto immenso,
mentre si trasforma
in fior di velo il vento.

4
Nello stagno è morta
oggi una ragazza d'acqua.
Sta fuori dello stagno
composta sulla terra.

Dalla testa alle cosce
la sfiora un pesce e la chiama.
Il vento le dice «bambina»,
ma non può svegliarla.

Lo stagno ha sciolta
la sua chioma d'alghe
e all'aria i suoi seni grigi
intirizziti di rane.

Dio ti aiuti. Pregheremo

la Madonna dell'Acqua
per la ragazza dello stagno
morta sotto le mele.

Io metterò ai suoi fianchi
due piccole zucche
perché si tenga a galla,
ahimè, sul mare salato.

Residencia de Estudiantes, 1923

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