dipinto di Victor Bauer
Salve! Né freccia, né pietra – Marina Cvetaeva
Salve! Né freccia, né pietra:
io! – la più viva delle mogli:
vita. Con entrambe le mani
nel tuo sonno ancora non sfamato.
Dammi! (Nella lingua a doppio taglio:
tieni! Doppiezza di serpente!)
Tutta accoglimi nella mia
semplice gioia a testa nuda!
Stringiti! – oggi è giorno di veliero,
- stringiti! – di slitta! – stringiti! È cristallo!
Oggi ho indossato una pelle nuova:
tutta dorata, la settima mia pelle!
Mio! E – l’immeritato paradiso
quando: tra le braccia, sulla bocca…
Vita: gioia spalancata
di salutarsi la mattina presto!
traduzione di Serena Vitale
da Marina Cvetaeva, Dopo la Russia, a cura di Serena Vitale
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti
Salve! Né freccia, né pietra:
io! – la più viva delle mogli:
vita. Con entrambe le mani
nel tuo sonno ancora non sfamato.
Dammi! (Nella lingua a doppio taglio:
tieni! Doppiezza di serpente!)
Tutta accoglimi nella mia
semplice gioia a testa nuda!
Stringiti! – oggi è giorno di veliero,
- stringiti! – di slitta! – stringiti! È cristallo!
Oggi ho indossato una pelle nuova:
tutta dorata, la settima mia pelle!
Mio! E – l’immeritato paradiso
quando: tra le braccia, sulla bocca…
Vita: gioia spalancata
di salutarsi la mattina presto!
traduzione di Serena Vitale
da Marina Cvetaeva, Dopo la Russia, a cura di Serena Vitale
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti
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