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2 luglio 2020

Notte – Enzo Montano



Fernando de Szyszlo - Paracas La Noche
Notte – Enzo Montano

Notte,
notte luminosa,
non infierire su di me,
basta mangiare sulla mia schiena.
Falla finita!
notte dolce,
non uccidere la fantasia,
non spingermi nelle segrete della realtà.

Notte,
notte luminosa,
vuoi essere la compagna
di un falsificatore incallito di sogni?
Di un visionario?
Concedimi l’ultimo tentativo.
Me lo devi!
alla fine insegnerò il volo e anche i tacchini
voleranno come albatri.

Notte,
notte luminosa,
tu sei da miliardi di anni,
chiedi a una delle tue infinite stelle
di regalarmi un raggio.
Uno solo!
Notte discreta.
Notte dolce.
Notte bella.
Notte serena.

Notte di sogno.
Regalami un bianco cavallo alato:
voglio raggiungere la luna,
e anche il mio cervello.
Lo rivoglio!

Notte,
notte luminosa,
dimmi cosa vuoi, quale sacrificio,
cosa devo deporre sull’ara?
Per te sono Apsirto.
Medea cospargerà dei miei brandelli
la via delle carovane.

Notte lieve,
la sofferenza è la mia sola compagna inseparabile.
Tienimi sulla tua graticola,
conficca pure i chiodi nelle palpebre.
Non sento alcun dolore!

Notte,
notte luminosa,
dopo di te sarà un nuovo giorno,
e alla fine di quel giorno
ci saranno altre motti
e altre insonnie
e altri chiodi.
Notte magica,
ecco la pace.
Ecco la meraviglia dei sogni cercati:
volerò per sempre nello spazio,
invisibile, nel buio mi guiderà il bagliore delle stelle.

Notte.
notte luminosa.
Prendimi!

Proprietà Letteraria riservata
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