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22 febbraio 2023

Penelope e.m.

Una creazione di Teresa Alvarenz
Penelope e.m.


Tesseva Penelope
i giorni lunghi dieci anni.
Tesseva
con lo sguardo rivolto al mare,
le mani sul telaio
e il cuore silenzioso.
Tesseva con conocchia e fuso,
di notte tutto sfilava
per ricominciare il giorno dopo.
Nuova attesa e nuova tela.


Non è Penelope ma tesse.
Come lei è dedita alla tessitura,
non per tenere a bada i proci,
più nobile il suo intendo.
E allora torna il fuso,
trattiene la conocchia.
Muove l’uncinetto
sotto lo sguardo attento.
Dal nulla emergono gioielli colorati,
preziosi per la meraviglia degli occhi.
Pochi oggetti nelle sue mani
diventano gioielli della fantasia,
dell’anima
e delle mani.
Non disfa di notte
quel che ha creato il giorno.
Lei tesse di notte e anche di giorno,
disfa gli errori e ricomincia
senza scoraggiarsi, senza stancarsi.
Ancora un altro errore,
riguarda, studia e ricomincia.


È così per notti e giorni
sempre tesse un gesto colorato,
un pensiero,
una carezza ai sofferenti
in un letto bianco di ospedale.
Tesse un sorriso di filato
lei che di ospedali tanti ne ha visti
nella sua lunga Odissea.


E adesso attende, Penelope,
attende insieme a me
il richiamo del mio mare.
Quando, fiume,
diventerò Mare. Mostra

 

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