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11 giugno 2015

Venne un Giorno al colmo dell'Estate - Emily Dickinson

Giorgio Vasari e aiuti - Estate
Venne un Giorno al colmo dell'Estate - Emily Dickinson

Venne un Giorno al colmo dell'Estate,
Interamente per me -
Pensavo che fossero solo per i Santi,
Dove Resurrezioni - sono -

Il Sole, come sempre, venne fuori,
I Fiori, abituati, sbocciarono,
Come se nessun'anima fosse oltre il solstizio
Che rende nuove tutte le cose -
Emily Dickinson

Il tempo era di rado profanato, dal parlare -
Il simbolo di una parola
Era superfluo, come al Sacramento,
Il Guardaroba, di nostro Signore -

Ciascuno era per l'altro La Chiesa Sigillata,
Ammessi in comunione questa - volta -
Per non apparire troppo goffi
Alla Cena dell'Agnello.

Le Ore scorrevano veloci - come fanno le Ore,
Afferrate saldamente, da mani bramose -
Così i visi su due Navi, si voltano,
Costretti a opposte rive -

E così quando tutto il tempo si disperse,
Senza emettere suono
Ciascuno tenne il Crocifisso dell'Altro -
Non offrimmo altro Pegno -

Sufficiente la Promessa, che risorgeremo -
Rimossa - alfine, la Tomba -
A quelle nuove Nozze,
Purificate - da Calvari - d'Amore -

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