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4 aprile 2017

Alessandro Parronchi - Poesia all'antica

foto di Willy Ronis- da pinterest
Alessandro Parronchi - Poesia all'antica

Come ha fatto il pittore, in quel tratto di muro
che chiude tra due case un orizzonte,
a sprigionare un sogno di stagioni defunte

nel bagliore di malva del tramonto?
È il suo segreto. Io non saprò mai andare
a ritroso per vincere l’età,
prigioniero del tempo, che del tempo
e la misura e il termine non sa.
E lui lo spazio, me il tempo appassiona.
Per questo ho fretta. E quando lo saluto
il suo sguardo si perde
ma non sa trattenermi. Io resto muto.
E a te, compagna che incontrai per giuoco,
con cui divido le ore,
non mi riunisce già l’ultimo fuoco
del giorno che tra i monti se ne va,
la tristezza del lungolago a sera
con le barche attraccate, le speranze attraccate,
ma un ricciolo che il vento solleva all’impazzata
mentre ti stringi a me, pensosa, alla ringhiera.

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