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29 aprile 2015

Nausicaa - Enzo Montano

Nausicaa - Frederic Leihgton

Nausicaa - Enzo Montano

In un bel giorno di sole ordinò la dea!
Mi disse di giocare a palla con le ancelle
e vidi tra i cespugli un naufrago macilento
lo accolsi, gli diedi dei vestiti, lo sfamai
e lo condussi da mio padre. Tutto qui!

Poi racconti di improbabili gesta:
stragi sanguinose fin nei templi sacri,
mostri maghe cannibali e giganti
e infine, finalmente, una nave di mio padre
per condurlo a Itaca, casa sua, di cui aveva perso la via.

Non fanciulla ingenua e tanto meno innamorata
di quell’anziano che chiamano Ulisse
scaltro, forte, intelligente e furbo dicono.
Per me vanitoso egoista e vendicativo come un dio
incapace di serenità e muove guerra alla sua ombra.

Solo donna del mediterraneo e principessa
con passioni nervi e carne anche prima del suo arrivo
così come le donne di cui ha ucciso i mariti.
Assurda pretesa trovare intonse Penelope
la sua isola e gli affetti dopo vent’anni di sé stesso.

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