I passi – Costantino Kavafis
Sopra il suo letto d’ebano, adornatao
d'aquile coralline, dorme fondo
Nerone – inconscio, placido, e felice,
florido di carnale sanità,
di rigogliosa giovinezza bello.
Ma nella stanza alabastrina, ov’è racchiuso
degli Enobarbi l’avito larario,
come inquieti s’affannano i suoi Lari!
Gli dei piccini tremano,
nell’ansia di nascondere i loro corpi esigui:
hanno udito una voce sinistra,
voce di morte che ascende la scala;
e gli scalini crollano sotto ferrigni passi.
Ora i Lari meschini, scoraggiati
si sommergono a fondo del larario,
e l’uno l’altro spinge e risospinge,
un minuscolo dio su l’altro cade:
hanno compreso quale voce sia,
han conosciuto i passi delle Erinni.
Trad. Filippo Maria Pontani
Sopra il suo letto d’ebano, adornatao
d'aquile coralline, dorme fondo
Nerone – inconscio, placido, e felice,
florido di carnale sanità,
di rigogliosa giovinezza bello.
Ma nella stanza alabastrina, ov’è racchiuso
degli Enobarbi l’avito larario,
come inquieti s’affannano i suoi Lari!
Gli dei piccini tremano,
nell’ansia di nascondere i loro corpi esigui:
hanno udito una voce sinistra,
voce di morte che ascende la scala;
e gli scalini crollano sotto ferrigni passi.
Ora i Lari meschini, scoraggiati
si sommergono a fondo del larario,
e l’uno l’altro spinge e risospinge,
un minuscolo dio su l’altro cade:
hanno compreso quale voce sia,
han conosciuto i passi delle Erinni.
Trad. Filippo Maria Pontani
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