opera di Rob Hefferan
Il canto dell’ultimo convegno – Anna Achmatova
E il petto agghiacciava così inerme,
Ma erano lievi i miei passi,
sulla mano destra infilai
il guanto della sinistra.
I gradini mi parvero molti,
Ma io sapevo che erano tre soli!
Fra gli aceri il sussurro autunnale
Invocò: “Muori con me!
Sono ingannato, senti, da una sorte
Volubile, triste e malvagia”.
Risposi “ Caro, caro!
Anch’io. Morirò con te…”
È il canto dell’ultimo convegno.
Volsi lo sguardo alla casa buia.
Solo nell’alcova ardevano ceri
D’una luce gialla indifferente.
E il petto agghiacciava così inerme,
Ma erano lievi i miei passi,
sulla mano destra infilai
il guanto della sinistra.
I gradini mi parvero molti,
Ma io sapevo che erano tre soli!
Fra gli aceri il sussurro autunnale
Invocò: “Muori con me!
Sono ingannato, senti, da una sorte
Volubile, triste e malvagia”.
Risposi “ Caro, caro!
Anch’io. Morirò con te…”
È il canto dell’ultimo convegno.
Volsi lo sguardo alla casa buia.
Solo nell’alcova ardevano ceri
D’una luce gialla indifferente.
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