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20 agosto 2017

Edmund Pollard – Edgar Lee Masters

Joachim Anthonisz Wtewael - Bacchus entre Ceres y Venus
Edmund Pollard – Edgar Lee Masters


Vorrei aver immerso le mie mani di carne
nei fiori del disco gremiti di api,
nello specchiante cuore di fuoco
della luce della vita, il sole della gioia.
A che servono petali o antere
o aureole? Illusioni, ombre
del cuore del fiore, la fiamma centrale!
Tutto è tuo, giovane viandante;
entra nella sala del banchetto con questa certezza:
non avanzare timoroso come se dubitassi
d'essere il benvenuto - è tua la festa!
E non prendere solo un poco, rifiutandone ancora
con un timido "grazie", quando hai fame.
È viva la tua anima? Allora che si nutra!
Non lasciarti alle spalle balconi da scalare;
né bianchi seni di latte su cui riposare;
né teste dorate con cui dividere il guanciale;
né coppe di vino quando il vino è dolce;
né estasi del corpo o dell'anima,
tu morirai, certo, ma morirai vivendo
in profondità di azzurro, rapito nell'amplesso,
baciando l'ape regina, la vita!

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