opera di Ira Tsantekidou
Questi
muri potessero parlare - Leanne O’Sullivan
Questi muri potessero
parlare
rilascerebbero pure come
cascate
silenziose
conversazioni.
Restano eretti,
come gli orecchi tesi di
una volpe,
a oscurare la pupilla
grigia
del tuo occhio in marcia
attraverso
i contorni del mio viso.
Le lune dorate sulla punta
delle tue dita
corrono la curva della
mia guancia,
lo stelo della mia gola,
il blu del mio polso.
Sei il mio paesaggio,
la montagna, il cielo,
i tuoi capelli un getto
a falde.
Sei la mia terra,
montagne che si
ripiegano
dal nucleo, eclissando
le lune blu dei miei
occhi.
Il sole rotola indietro,
inclinando
alla notte, e noi
parliamo
in strane lingue,
le nostre sillabe
migliori silenziose,
echeggiando come caverne
crepate.
I tuoi labbri, due fuochi
a sciogliere la mia
guancia di cera.
Seta, d’aria, mi riempi
come nuovi segreti.
La mia bocca al tuo
orecchio,
la nostra pelle fa
poesia,
inchiostro che scorre
dai nostri pori.
Traduzione
di Alessandro Gentili
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