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6 settembre 2017

Lamento di Iside – Anonimo egizio del 1000 a.C

opera di Michael & Inessa Garmash
Lamento di Iside – Anonimo egizio del 1000 a.C

Testo rituale egizio che faceva parte della liturgia nella celebrazione del culto della dea Iside

Vieni a casa tua, vieni a casa tua, o dio On !*
Vieni a casa tua, tu che non hai nemici.
O bel giovane vieni a casa tua per vedermi.
Io sono la tua sorella che tu ami: tu non devi scostarti da me.
O bel ragazzo, vieni a casa tua.
Io non ti vedo ed i miei occhi ti desiderano.
Vieni a quella che ti ama, Wennofre, tu beato !
Vieni alla tua sorella, vieni alla tua consorte, tu stanco di cuore.
Vieni alla signora della tua casa.
Io sono la tua sorella della tua stessa madre,
tu non devi stare lontano da me.
Gli dei e gli uomini hanno vòlto a te il loro viso
e ti piangono insieme.
Io ti chiamo e piango, che s'oda fino al cielo.
Ma tu non odi la mia voce;
eppure io sono la tua sorella che amavi sulla terra:
tu non amavi nessuna all'infuori di me, fratello mio, fratello mio!

*Osiride, marito della dea Iside

Da Carlo Cappucci, Canzoniere dell’amore coniugale, Edizioni Cappelli
 

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