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6 settembre 2017

Canto d'amore – sposa sumera del 2000 a.C.

opera di Omar ortiz
Canto d'amore – sposa sumera del 2000 a.C.

Sposo, caro al mio cuore,
grande è la tua bellezza, dolce come il miele,
leone1, caro al mio cuore,
grande è la tua bellezza, dolce come il miele.
Tu mi hai affascinata, lascia che io resti tremante davanti a te;
sposo, io vorrei essere condotta da te nella camera da letto.
Tu mi hai affascinata, lascia che io resti tremante davanti a te,
leone, io vorrei essere condotta da te nella camera da letto.
Sposo, lascia che ti accarezzi;
la mia carezza sapiente è più saporosa del miele,
nella camera, colma di miele,
godiamo della tua stupenda bellezza.
Leone, lascia che ti accarezzi,
la mia carezza sapiente è più saporosa del miele.
Sposo, tu hai preso piacere da me:
dillo a mia madre, e lei ti offrirà leccornìe,
dillo a mio padre e lui ti offrirà dei doni.
La tua anima, io so dove allietare la tua anima;
sposo, dormi nella nostra casa fino all'alba,
il tuo cuore, io so dove rallegrare il tuo cuore;
leone, dormi nella nostra casa fino all'alba.
Tu, poiché mi ami,
dammi, ti prego, le tue carezze,
mio signore dio, mio signore protettore,
mio Shu-Sin che rallegri il cuore di Enil,
dammi, ti prego, le tue carezze.

Da Carlo Cappucci, Canzoniere dell’amore coniugale, Edizioni Cappelli

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