opera di Francine van Hove
Canzone per una signora – Anne Sexton
Nel
giorno dei seni e dei fianchi stretti
la finestra butterata da una pioggia cattiva,
pioggia insistente come un ecclesiastico,
ci accoppiammo, così sane così folli.
Giacemmo come cucchiai mentre la pioggia
sinistra cadeva come mosche sulle nostre labbra
e sui nostri occhi lieti e sui nostri fianchi stretti.
“La stanza è così fredda di pioggia”, dicesti
e tu, femminino tu, con il tuo fiore
hai rivolto novene alle mie caviglie e ai miei gomiti.
Sei un prodotto nazionale e un potere.
Oh mio cigno, mia serva, mia rosa lanosa,
persino un notaio sancirebbe il nostro letto
quando mi impasti facendomi lievitare come pane.
la finestra butterata da una pioggia cattiva,
pioggia insistente come un ecclesiastico,
ci accoppiammo, così sane così folli.
Giacemmo come cucchiai mentre la pioggia
sinistra cadeva come mosche sulle nostre labbra
e sui nostri occhi lieti e sui nostri fianchi stretti.
“La stanza è così fredda di pioggia”, dicesti
e tu, femminino tu, con il tuo fiore
hai rivolto novene alle mie caviglie e ai miei gomiti.
Sei un prodotto nazionale e un potere.
Oh mio cigno, mia serva, mia rosa lanosa,
persino un notaio sancirebbe il nostro letto
quando mi impasti facendomi lievitare come pane.
Traduzione di Cristina Gamberi
Poesia n. 311 Gennaio
2016. Crocetti Editore
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