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24 novembre 2017

Diana & Atteone – Tony Harrison

Tiziano - Diana e Atteone
Diana & Atteone – Tony Harrison

E tu, signore, si signore, tu che hai appena iniziato
a leggere questi versi sei, forse, un uomo segnato.
Non hai un po’ pensato che mentre hai la visione
di Atteone che s’intromette anche tu fai un’intrusione?
Forse troppo opulenta per i gusti più decadenti
per bellezza meno corposa e fianchi macilenti,
Diana, disprezzata dagli intenditori di magrezza sparuta,
punisce chi se l’arruffianerebbe come una porno paffuta.

Atteone fissa il cranio del cervo, la pelle in filigrana
sopra la ninfa che asciuga lo stinco di Diana.
Il cranio del cervo posto in primo piano
sulla carne mortale immortalata da Tiziano,
magari ti induce a compatire il destino di Atteone
dopo aver lascito la sicurezza di questo stanzone.

Su quelli che la carne di Diana fa sbavare
e scoprire troppo tardi le orbite del cranio del cervo
appariranno peli all’improvviso drizzati
e facce appese s’addenseranno come cervi condannati.

Ora che esci dalle porte a vetri della galleria
non è tuo il riflesso di quella testa cornuta?
Per amor di sopravvivenza all’uscita meglio stare
all’erta dai cagnacci che abbaiano in Trafalgar Square.

traduzione di Giovanni Greco
Da “Poesia”  n. 298, novembre 2014. Crocetti Editore

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